di Junior Zunica
Orlandi fotografa direttamente il monitor del televisore mentre scorrono fotogrammi di film hard, ruotando al tempo stesso la macchina digitale. Invade il campo della video art, trasforma la realtà filmica in esperienza onirica, indaga l’inconscio umano attraverso la trasfigurazione geometrica del corpo e rimanda a chi guarda il compito di ricomporre ciò che nelle sue foto ha in precedenza frammentato.
Angeli e demoni lottano tra loro mentre l’oscuro prende forma ed invade il primo piano: senza fine la lotta tra ossessione e piacere, tra istinti primitivi ed improvvise elevazioni dello spirito.
Claudio Orlandi ci dimostra come attraverso la fotografia sia possibile svelare ogni angolo del recondito e dell’immaginario, restituendoci un mondo completamente svuotato del proprio senso originario.